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Zero Waste. E se iniziassimo insieme?

Zéro déchetsCome abbiamo già scritto altrove su queste pagine, da Made in Sandhi abbiamo una convinzione: la vita è certamente fatta di grandi ambizioni e progetti, ma per raggiungerli contano soltanto i piccoli gesti che ripetiamo ogni giorno. Ed è con questa filosofia che abbiamo deciso di interessarci più da vicino all’argomento Zero Rifiuti (dall’inglese Zero Waste). Allo stesso modo i grandi cambiamenti richiedono grandi azioni, ma è altrettanto vero che non serve aspettare gli altri per dare inizio al cambiamento!
Il nostro pianeta soffre, è arrabbiato con noi e ce lo dimostra molto chiaramente.

L’anno 2019 è pieno di tragici esempi: l’Amazonia, l’Indonesia, il Borneo e le foreste tropicali del Congo si sono infiammate come mai successo prima, un’ondata di calore si è abbattuta sull’Europa per intere settimane, cicloni hanno colpito duramente l’India e il Bangladesh, inondazioni storiche si sono verificate a Venezia e in Giappone, per citarne solo alcuni. Il 2020 è iniziato con incendi senza precedenti in Australia, incendi che erano iniziati 5 mesi prima e che hanno devastato un territorio equivalente al doppio di quello del Belgio! E all’istante in cui scrivo questo articolo – inizio agosto 2020 – il mondo sembra girare esclusivamente attorno a coronavirus, mentre incendi stanno nuovamente devastando l’Amazonia, la California, la Siberia, … Allo stesso modo diversi studi confermano che lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia è inarrestabile… E tutto questo nella quasi indifferenza generale….

Da anni riceviamo chiari segnali dal nostro pianeta e apparentemente a nulla servono… L’umanità continua nella sua follia di produzione e consumismo.

Ma, anche se vogliamo far finta di nulla, non dimentichiamoci che la forza della Natura è ben superiore a quella dell’Uomo. Era qui ben prima di noi ed è una certezza, ci sopravvivrà se non ce ne pendiamo cura.

Per illustrare il nostro pensiero abbiamo scelto questo video di Conservation International, nel quale Sophie Marceau interpreta Madre Natura, il messaggio è molto chiaro (traduzione sotto):

Alcuni mi chiamano Natura. Altri, Madre Natura.
Esisto da più di 4,5 miliardi di anni, cioè 22.500 volte di più di voi.
Non ho bisogno degli Uomini, ma gli Uomini hanno bisogno di me
Sí, il vostro futuro dipende da me. Quando io prospero, voi prosperate.
Quando mi indebolisco, voi vi indebolite… o peggio.
Sono qui dall’eternità.
Ho nutrito specie più grandi della vostra, e ne ho affamate di più grandi della vostra.
I miei oceani, la mia terra, i miei fiumi, le mie foreste … tutto può portarvi via o lasciarvi in pace.
Le scelte che fate ogni giorno, che vi preoccupiate o no di me, non mi interessano per davvero.
Le vostre azioni determineranno la vostra sorte, non la mia.
Sono la Natura, continuerò ad esistere. Sono pronta ad evolvere … e voi?

E quindi da Made in Sandhi, abbiamo deciso di agire e ci alleniamo a cambiare i nostri piccoli gesti quotidiani.

L’iniziativa individuale vale

Vi devo dire che sono stata molto scossa dagli eventi degli scorsi anni. Non si tratta soltanto degli esempi meteorologici, ma anche di tutti questi lunghi e finti discorsi tenuti da chi non vuole sentire e da tutti quelli che hanno un chiaro interesse a mantenere uno status quo, che si tratti di politici o di qualsiasi altra forma di potere come l’industria in generale. A volte mi sento triste, a volte furiosa oppure anche frustrata, ma nonostante tutto sono determinata, determinata a fare quanto posso!
E per quanto possa essere vasto l’argomento da trattare, ci sarà sempre spazio per l’iniziativa individuale.
Mettere in pratica un modo di vita Zero Spazzatura ne è un esempio, piuttosto ragionevole al mio livello.

Ognuna delle nostre scelte impatta qualcosa o qualcuno, quindi perché non cercare di ottimizzarle? Se so che esiste un metodo migliore e che non c’è nessun ostacolo insormontabile per applicarlo, perché non adottarlo?
Che si tratti di consumare meno, di farlo in modo etico ed equo, di evitare la plastica, di boicottare la fast fashion, o qualsiasi altra cosa che va nella direzione del rispetto per l’uomo e il pianeta, ne vale sempre la pena!
I nostri soldi e il modo in cui li spendiamo determinano le nostre decisioni e il nostro sostegno ad un clan piuttosto che ad un altro, quello dell’altruismo o, al contrario, quello della sola focalizzazione sul proprio ombelico. Se mi state leggendo è sicuramente perché appartenete al primo. Quindi lasciamo gli altri dove sono, e andiamo avanti per la nostra strada verso la riduzione della quantità di rifiuti che produciamo.
E se faremo tutti la stessa scelta, le possibilità di essere ascoltati e di invertire la tendenza sono enormi. Lentamente ma sicuramente possiamo stabilire abitudini diverse, durevoli e che diventeranno la nostra normalità. Semplice ma così vero!

If many people

Non si tratta assolutamente di idealizzare le nostre possibilità. Non è certamente perché rifiuteremo gli imballaggi per la nostra frutta e verdura, che sostituiremo i sacchi di plastica con quelli in stoffa, che preferiremo comprare sfuso e utilizzare barattoli di vetro, che metteremo fine ad un mondo di sovrapproduzione e consumo sfrenato. Agire individualmente in direzione Zero Spazzatura non significa vivere nell’utopia. Al contrario è la prova di un grande pragmatismo e la consapevolezza che le nostre scelte hanno un valore.
Allo stesso modo so bene che il campo di gioco non è lo stesso per tutti, e ancora di più se ragioniamo a livello globale. Non abbiamo tutti accesso alle stesse opzioni, che si parli di negozi a Km Zero che propongono prodotti locali o soluzioni di commercio equo-solidale, così come sarebbe un’illusione pensare che ciascuno di noi possa spostarsi in bici o con i mezzi pubblici ovunque si trovi. Ancora una volta si tratta di fare piccoli passi alla nostra misura.

Concentrarsi sul pensiero positivo

Agire trasformando le nostre abitudini quotidiane e parlarne con il proprio entourage è un eccellente punto di partenza. Ma non cadiamo nell’illusione e quindi poi nella disillusione e nel dispiacere, è fondamentale la piena coscienza che continueremo a produrre rifiuti, il termine zero è ovviamente una metafora, lo sappiamo e va bene cosi!
E così come diamo il giusto peso a questo percorso intrapreso, è sano focalizzarci sul pensiero positivo, senza caricarci di un fardello emotivo troppo pesante.

Non è colpa mia, la smetto di sentirmi in colpa!
Non ho nessun produttore locale di frutta e verdure vicino a casa. Ho dimenticato a casa la mia mug di bambù riutilizzabile per la giornata in ufficio. Non ho ancora imparato a riciclare i miei fondi di caffè. Finisco i miei detergenti chimici prima di sostituirli con il bicarbonato di sodio. Nessun problema, non è la fine del mondo! Ricordiamocelo, essere umano significa essere imperfetto, e va benissimo cosi!

Possiamo far parte di un sistema ammettendo che è difettoso e che deve evolversi, la nostra responsabilità rispetto alle sue disfunzioni è super minima. Quindi non c’è da biasimarsi per tutto quanto non dipende – e mai dipenderà – da noi, smettiamola di colpevolizzarci per le nostre imperfezioni, e concentriamo le nostre energie per apprezzare il cambiamento che stiamo facendo. Da Made in Sandhi ci piace definirci come Perfettamente Imperfette e ne siamo molto fiere!
Pensiamo Positivo!

Idées

Da dove iniziare?

Usare la nostra voce:

E se cominciassimo a parlarne con chi ci sta vicino? Parliamo del metodo Zero Waste con i nostri colleghi, la nostra famiglia o i nostri amici. Introducendo l’argomento, condividendo le nostre idee e le nostre preoccupazioni, agevoliamo lo strumento di comunicazione più potente al mondo, cioè il passaparola!
Come dice una favola di Jean de la Fontaine, “pesce piccolo diventerà grande”, quindi un passo dopo l’altro otterremo obbligatoriamente grandi risultati!

Comprare meno:

Secondo Eurostat ciascuno di noi produce mediamente 500kg di rifiuti ogni anno, e si ci aggiungiamo gli scarti generati per produrre quanto consumiamo arriviamo alla quantità allucinante di 1.200kg di rifiuti annui per persona! Quindi semplice come un buongiorno, consumare meno significa meno spazzatura!
Prima di comprare, poniamoci le giuste domande: ne ho veramente bisogno? Quante volte userò questa cosa? Non ho già qualcosa di simile o equivalente? Non posso chiederlo in prestito ad un’amica o alla mia vicina? Vivere senza comprare non è il tema quindi, a meno di vivere in totale autosufficienza in un luogo isolato dal resto del mondo, dobbiamo consumare per forza, ma piuttosto che correre nel primo negozio, stimoliamo il nostro pensiero creativo e creiamo le alternative!

Comprare meglio:

Ogni anno, l’ONG Global Footprint Network calcola la data del cosiddetto Giorno del Superamento, cioè il giorno dell’anno in cui la richiesta di risorse naturali da parte dell’umanità supera quelle che la Terra può produrre in un anno. Ogni anno questa data si presenta in anticipo rispetto al precedente, nel 2019 era il 29 luglio (previsto a fine agosto per 2020). Significa quindi che per 5 mesi abbiamo vissuto con un debito nei confronti di Madre Natura. A livello mondiale ci vorrebbe 1,8 pianeta per tenere il ritmo di consumo attuale, alcuni ne abusano più di altri e ad esempio per supportare il ritmo di utilizzo delle risorse naturali della Francia o dell’Italia (i miei 2 paesi) ci vorrebbero 2,7 pianeti!
Ma siamo ancora in tempo. Se facciamo i giusti sforzi per ridurre la nostra impronta ecologica, possiamo ritardare la data del Superamento di 5 giorni all’anno e quindi raggiungere l’equilibrio nel 2050!
Quindi per ogni acquisto poniamoci ancora una volta le buone domande, prendiamo l’abitudine di controllare la provenienza e composizione dei prodotti e preferiamo le soluzioni eco-friendly, responsabili, durevoli, e riutilizzabili.

Ricercare la piena soddisfazione:

Tutte l’abbiamo già sperimentato almeno una volta: non trovare quanto si cercava inizialmente, ma comunque comprare un facsimile, porta inevitabilmente alla scontentezza. Accontentarsi significa dispiacere oltre che perdita di soldi e spreco!
Qualsiasi sia la cosa che compriamo ci deve piacere.
Inutile farci fregare dal potente marketing delle grandi marche che vogliono venderci ogni bene facendoci credere che il loro prodotto ci renderà più felici, più belle, più di tendenza, … Nessun oggetto può definirci, solo i nostri valori umani traducono quello che siamo veramente. Quindi piuttosto che autorizzare la manipolazione del nostro inconscio, impariamo prima ad apprezzare quanto già abbiamo e a riconoscere di cosa abbiamo veramente voglia e bisogno.

Spero che questo articolo vi abbia fatto venire la voglia di saperne di più sulla filosofia Zero Spazzatura e, perché no, di darmi la vostra opinione.
Cosa pensate dell’iniziativa individuale? Avete dei trucchi da condividere con noi? Lasciatemi i vostri commenti qui sotto; io nel frattempo vado avanti con la selezione degli oggetti che troverete presto nella boutique e che, ne sono convinta, vi faranno preferire un modo di consumare più responsabile.

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